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L’italiano è sempre stato un grande inventore…

Doppia valvola tutta Italiana.

Forse i Tedeschi di Schwalbe si sono mossi prima con il marketing ma l’idea della doppia valvola nasce ben si in Italia per la precisione a Verona nel culla del ciclismo già i primi esperimenti risalgono nel 2007, la prima versione di valvola: presentata il 15.01.2011 è brevettata il 08.11.2013.
L’inventore D.A.  è un grande appassionato di mountain bike, sta testando da anni sistemi alternativi al classico pneumatico con camera d’aria per poter andare forte in discesa, riducendo pressioni di gonfiaggio e forature. Ma senza appoggio economica non poteva esporsi cosi come Schwalbe, ma grazie alla testardaggine e bussando qua e la qualcuno si è deciso di aprirgli la porta e ascoltarlo, cosi adesso grazie al supporto del gruppo (???) può concretizzare il suo brevetto.

Stando ai sui primi test e risultati ottenuti con la sua front da XC nelle prove di SuperEnduro e Lessinia Legend 2013 si può solamente dire che il lavoro pensato e fatto funzionano alla grande. “I risultati non contano, l’importante è dare più sicurezza al mezzo sia in stabilità che in affidabilità. Poi se uniamo i due concetti anche i risultati possono venire”.

Detto questo passiamo al tecnico: il sistema a due valvole distanziate è passato anche nella mente del Veronese, ma lui non si è fermato e creò una cosa ancor più semplicità, doppia valvola in un unico corpo concentrandosi molto anche sulla estetica. “oltre alla funzionalità il biker è molto attento anche al fattore estetico”

Al momento non è possibile mostrare nessuna foto ma con questo schizzo si può capire di cosa sto parlando.

Piccole note tecniche:

La prima camera (per la precisione TUBOLARE) é gonfiata ad alte pressioni (100 psi o 6.8 atmosfere) con due scopi ben precisi:

  1. fare da cuscino negli impatti più violenti che farebbero pizzicare la camera o piegare il cerchio con un sistema tradizionale.
  2.  tenere la spalla del copertone ben fissa nel tallone del cerchio, eliminando gli stallonamenti.

La seconda copertura “tubeless o atticizzate” si può tenere a pressioni molto basse dando molti vantaggi.

Posso dire di essere uno dei pochi fortunati che sta testando questo prodotto, oltre “MTB80” ci sono alcuni atleti del team “FUORISELLA & BOTTECCHA FACTORY TEAM”.
I miei riscontri sono tutti positivi anche in situazioni meteorologicamente differenti, come detto in precedenza con questo sistema si utilizzano pressioni molto basse senza incappare in pizzicature, stallonature  e annullando completamente tutti gli impatti violenti al cerchio.


Viaggiando a queste  pressioni si a più tenuta e maggior controllo nella guida. Sembra quasi di essere in possesso di una forcella con escursione maggiore. ( il primo lavoro di ammortizzatore lo fa la copertura, dunque con più è morbida meglio è ).

Al’interno si può inserire qualsiasi liquido anti foratura, ma nel caso estremo, risulta molto semplice il smontaggio e l’inserimento di una semplice camera d’aria al posto del tubolare.

Per i prezzi ed ulteriori specifiche tecniche bisognerà aspettare Eurobike 2014.

LINK
www.deaneasy.it

Qui sotto una foto del nostro Inventore in action.
D.A..

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KTeca, discese MTB a Verona

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